di certo il contagio è partito da uno de quei ristoranti con le trappole per i topi dentro le pentole…
dove, nonostante la cucina a vista, ti ritrovi il cuoco che gli dà giù col forchettone!
“muori bastardo Mickey Mouse!”
una roba stomachevole, ma si offendono se non mangi! più che nel sud Italia…
ma dico, amano gli insetti come i tortellini! lì è sempre domenica…
e a forza di esperimenti, è venuto fuori un malaffare che neanche La Sacra Corona Unita!
al bar dicono “ecco che succede a bere la Corona!”
quando per i ricercatori la cura sarebbe un sogno che si incorona
nel frattempo che laggiù i fiorai continuano a vendere ben oltre che qualche corona
s’annuncia la fine del mondo e tra i timorati di Dio ci si aggrappa alla corona del rosario
al contrario di Harry e Meghan, che non ne vogliono più saper di sottostare alla corona
e viaggiano sulle note del deejay, ballando “Il ritmo della notte” della cantante Corona
nel silenzio delle strade in cui un ubriaco urla “Fabrizio libero!”
questo è il corona-virus…
da una parte chi sta male, da l’altra la gente che non sta bene..
ma il casino vero è in Cina, negli obitori, dove sono in tanti e tutti insieme!
una famiglia piangeva sul corpo sbagliato “Chuao Cing, Chuao Cing”
gli infermieri che l’avevano numerati gli hanno fatto presente “signori Chuao Cing è quest’altro”
e dice “accidenti al mondo, certo che anche noi siamo tutti uguali!”
per fortuna il personale!
si stavano sobbarcando anche la fidanzata e i debiti di Chuao Cing!
l’efficienza dei cinesi è incredibile!
in una settimana, riuscire a costruire una struttura capace d’ospitare mille persone
roba che qui, i terremotati da anni a cielo aperto, si sono guardati e hanno pensato
“eh, sarà che loro non hanno gli sbarchi e la priorità dei migranti!”
e figurarsi, la mia ragazza che è sismica, ha colto la palla al balzo
“già siamo pieni di collera e di colera! ci dobbiamo trasferire!”
mi ha detto, per via del nostro vicino che poi è giapponese
e ha tutti amici rom, gente scroccona che gli sta intorno solo per farsi cucinare il ramen!
però niente, lei teme per la sua salute… per carità, sacrosanto!
ma avendola più volte vista perde la dignità in quei ristoranti, ad un certo punto non ce l’ho fatta
ed ho sbottato..
“di che parliamo?”
“fino a una settimana fa, all’All You Can Eat per, per farti alzare da tavola ti hanno dovuto inventare di una sospetta contaminazione! di tutti i piatti solo nel tuo!”
“e tanto il corona-virus te lo sei ficcato in borsa! perché il tuo corpo già non ne poteva più, ancor prima di magiare anche il biscotto della fortuna, con tanto di bigliettino dentro, che ho dovuto rovistare nel cesso per leggere il messaggio!”
“e ora mi vieni a dire che hai la fobia dei cinesi?”
“ma con che faccia? come si fa mi chiedo? li vedi, grandi lavoratori, sempre educati, non si drogano…
non fumano, non bevono, non vanno in bagno! con queste espressioni costipate, questi occhi piccoli, mezzi chiusi che pare quando sono nati tirasse la tramontana, in sala parto!”
“come si fa ad avercela co loro?”
“e più che altro, adesso sei per i vaccini?” ascoltami, non esiste pandemia o tua, quando accade è di tutti! diamoci una mano… tanto qui è tutto medicina, tanto è tutto Made in Cina
Lascia un commento