LA Fame (Il gatto)

se tu vuoi giudicare una cosa, la deve analizzare bene!
eh, appunto, è quello che ti sto provando a spiegare…
io faccio il cuoco da quando avevo 15 anni, ma ancora una cosa del genere non l’avevo mai vista!
noi abbiamo avuto un dipendente nero! e nessuno gli aveva mai insegnato di come funziona qui…
voglio dire, questo laggiù mangiava i turisti! un filo d’olio, un po’ di sale, una pioggia d’origano e via!
solo in un secondo momento ha capito che non andava bene, quando ha imparato a magiare il cocomero coi semi e i fichi con la buccia, perché un tempo con la scorza ci mangiava le noci di cocco…
è una consistenza un po’ diversa, no!
è venuto su dall’Africa che aveva il verme solitario, gli ha fatto fare subito il ricongiungimento familiare…
e dico non è che aveva appetito, lui era la fame nel mondo!
lo vedevi anche da come interpretava la scarpetta…
per noi è uno sfizio, la fase finale di un pasto, da loro è un terreno di guerra!
che mangiano tutti nello stesso piatto e vedi queste braccia nere che s’incrociano…
come a giocare a Shanghai con i Mikado!
perché in quelle sgommate nel piatto dovevano farci rientrare l’antipasto, il primo e il secondo, dolce e caffè…
tutto in una striscia di sugo!
aveva una tecnica per fare la scarpetta, che tradotto significa “la mossa dello scorpione nero”…
e quando capitava agiva di pane con questa mano, che scuro su scuro, tu non riuscivi a distingue dove finivano le dita e dove iniziavano i fegatelli..
da non crederci, ripuliva le briciole da sopra la tovaglia che pareva la reincarnazione di un piccione!
questa è la gente che ha fame, che faceva la scarpetta anche nella vaschetta del gelato, dentro e fuori..
lo dovevi fermare “oh capo, basta, che quelli esterni sono disegni”…
sennò portava via anche il codice a barre!
ma dico, affettava il prosciutto con una facilità di taglio che pareva avesse il bisturi tra le mani!
roba che anch’io che ho sempre pensato che avessero abitudini alimentari arretrate, mi sono dovuto ricredere! perché questo non era un primate, questo era un primario!
ogni tanto nascono questi talenti naturali che non ti spieghi…
e pensare che lui è musulmano e il prosciutto non lo poteva nemmeno mangiare, di fatti noi alla fine gli davamo sempre l’osso, d’accompagnare col melone…
un bravo ragazzo, alla fine, bravo anche a lavorare… magari tutti come lui!
purtroppo è andato via che l’hanno assunto all’isola ecologica, adesso sta alla grande!
lui smaltisce l‘umido… permesso di soggiorno illimitato, per motivi culinari… e chi e l’ammazza?
voglio dire, quest’altro invece ha grigliato un gatto in mezzo ad una strada…
ci vuole follia!
e a volerla vedere da chef e con lungimiranza, a uno che ha questi numeri e questi colpi, penso, se tu gli fai un po’ di formazione probabile riesca a vedere piatti che tu non arrivi neanche a immaginare

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